Il perché di questo bivacco.
Luca Reboulaz nasce ad Aosta il 13 luglio 1961.
Cresce a Lignan, un piccolo villaggio di montagna posto a 1633 metri di altitudine nella valle di Saint-Barthélemy, insieme a suo papà Mario e sua mamma Agostina.
I genitori costruiscono e gestiscono l’albergo Cunéy e lì scorre l’infanzia felice insieme alla sorella Enrica e ai tanti ragazzini che animano il paesino.
Fin da piccolo scopre l’amore per la montagna, lo sci di fondo e lo sci-alpinismo, passioni che condividerà in particolare con il suo amico Piero.
Diventa maestro di sci di fondo nel 1983, si laurea all’Università degli studi di Torino in Scienze dell’Informazione nel 1986 e comincia a lavorare per l’Olivetti di Ivrea subito dopo.
Tra le sue tante passioni coltiva anche quella del canto facendo parte della Chorale Neuventse.
Un destino crudele lo strappa all’amore dei suoi cari e all’affetto delle tante persone che lo stimano, in un caldo giorno di luglio del 1987 alla vigilia del suo compleanno.
Saliva sulle pendici della Becca del Luseney e ai piedi di questa montagna, che Luca amava tanto, la sua famiglia ha voluto lasciare un segno indelebile.
Ecco il perché di questo bivacco che viene inaugurato l’11 settembre 1993.
Cresce a Lignan, un piccolo villaggio di montagna posto a 1633 metri di altitudine nella valle di Saint-Barthélemy, insieme a suo papà Mario e sua mamma Agostina.
I genitori costruiscono e gestiscono l’albergo Cunéy e lì scorre l’infanzia felice insieme alla sorella Enrica e ai tanti ragazzini che animano il paesino.
Fin da piccolo scopre l’amore per la montagna, lo sci di fondo e lo sci-alpinismo, passioni che condividerà in particolare con il suo amico Piero.
Diventa maestro di sci di fondo nel 1983, si laurea all’Università degli studi di Torino in Scienze dell’Informazione nel 1986 e comincia a lavorare per l’Olivetti di Ivrea subito dopo.
Tra le sue tante passioni coltiva anche quella del canto facendo parte della Chorale Neuventse.
Un destino crudele lo strappa all’amore dei suoi cari e all’affetto delle tante persone che lo stimano, in un caldo giorno di luglio del 1987 alla vigilia del suo compleanno.
Saliva sulle pendici della Becca del Luseney e ai piedi di questa montagna, che Luca amava tanto, la sua famiglia ha voluto lasciare un segno indelebile.
Ecco il perché di questo bivacco che viene inaugurato l’11 settembre 1993.
La struttura.
Il "bivacco Luca Reboulaz" è una tipica costruzione di montagna, in muratura di pietrame locale, tetto in legno con travature a vista e copertura in lose, che è stata realizzata principalmente con l'opera di volontariato prestata da amici e conoscenti della famiglia.
La struttura ad un piano, piccola ma confortevole (forse meglio definibile “piccolo rifugio non custodito”), ospita 24 posti letto, distribuiti su 2 livelli.
Dispone di due locali distinti:
- una zona soggiorno-cucina, accessibile dalla bussola d’ingresso, attrezzata con tavoli e panche, 2 fuochi a gas, stufetta a legna e dispensa con pentolame e posate;
- una zona dormitorio con 24 posti letto attrezzati con cuscino e coperte.
La struttura ad un piano, piccola ma confortevole (forse meglio definibile “piccolo rifugio non custodito”), ospita 24 posti letto, distribuiti su 2 livelli.
Dispone di due locali distinti:
- una zona soggiorno-cucina, accessibile dalla bussola d’ingresso, attrezzata con tavoli e panche, 2 fuochi a gas, stufetta a legna e dispensa con pentolame e posate;
- una zona dormitorio con 24 posti letto attrezzati con cuscino e coperte.
Il bivacco è dotato di dispositivo per chiamate di soccorso
in collegamento con la centrale operativa della Protezione Civile.
in collegamento con la centrale operativa della Protezione Civile.